TRA TEORIA E PRASSI. LA SFIDA PARTECIPATIVA DEL SINDACALISMO NAZIONALE

TRA TEORIA E PRASSI. LA SFIDA PARTECIPATIVA DEL SINDACALISMO NAZIONALE

di Mario Bozzi Sentieri Il sindacalismo nazional-rivoluzionario ha avuto storicamente due facce: quella più immediata, “pratica” (rivendicativa sul piano dei salari e delle condizioni di lavoro) e quella “teorica” (progettuale e culturalmente eretica rispetto ai vecchi dogmi ideologici di matrice ottocentesca). Quando le due volontà si sono incrociate e “contaminate” ne è nata una delle più interessanti e creative stagioni della storia sociale del nostro Paese. Fatte le debite proporzioni, il recente incontro, sul tema della Partecipazione, organizzato dall’Ugl Metalmeccanici, guidata dal Segretario Nazionale Antonio Spera, nell’ambito della sua assemblea organizzativa (Rimini, 21-23 aprile), ha avuto il respiro sociale e...

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SE LA GLOBALIZZAZIONE VA IN ARCHIVIO E’ TEMPO DI RIPENSARE L’ECONOMIA

SE LA GLOBALIZZAZIONE VA IN ARCHIVIO E’ TEMPO DI RIPENSARE L’ECONOMIA

Di Mario Bozzi Sentieri “Le guerre hanno anche, in genere, un effetto ‘costituente’, forgiano, nei vari Paesi, gli equilibri successivi’: parola di Angelo Panebianco, sul “Corriere della sera”. Andando oltre si può dire che – in un mondo complesso ed interconnesso – le guerre  “forgino” i nuovi equilibri globali, mettendo in discussione quelli che parevano consolidati. Due anni di emergenza Covid-19 hanno lasciato il segno. Un  mese di guerra tra Russia ed Ucraina sembra confermare quest’idea. A partire proprio dalla globalizzazione, uno dei moloch intorno a cui, da un trentennio a questa parte, si sono assestati gli equilibri economici, finanziari...

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VOCI DALLE CAMPAGNE/ INTERVISTA A MATTIA TREVINI DI AGROINGEGNO

VOCI DALLE CAMPAGNE/ INTERVISTA A MATTIA TREVINI DI AGROINGEGNO

a cura del Gruppo di Studio Avser Meccanica ed ingegneria agraria di fronte alle sfide dell’agricoltura che cambia Per la terza intervista della rubrica “Voci dalle Campagne” ci siamo spostati a nord, in provincia di Verona, ma stavolta non per parlare con un’azienda agricola, bensì con un tecnico esperto di meccanica ed ingegneria agraria. Il nostro intervistato si chiama Mattia Trevini, classe 1979, dottore agronomo e dottore di ricerca, laureatosi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con all’attivo una lunga esperienza di consulenza professionale nel settore e numerose pubblicazioni tecnico divulgative e anche accademico-scientifiche. Un’intervista densa di contenuti e...

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IL LAVORO E LE SFIDE DEL DOPO PANDEMIA. LA CULTURA PARTECIPATIVA COME “STRATEGIA D’AZIONE”

IL LAVORO E LE SFIDE DEL DOPO PANDEMIA. LA CULTURA PARTECIPATIVA COME “STRATEGIA D’AZIONE”

di Mario Bozzi Sentieri L’Idea partecipativa ha radici profonde, che affondano nel Sindacalismo “teorico”, d’impronta nazional-rivoluzionaria, nella Dottrina Sociale della Chiesa, nel mazzinianesimo, fino a diventare norma costituzionale, purtroppo inapplicata. Non  si tratta però  solo di una visione “dottrinaria”, per quanto alta e nobile. Sul piano pratico la partecipazione appare, oggi, in una fase di cambiamenti epocali, legati alla rivoluzione tecnologica e alle sfide del dopo pandemia, come un essenziale elemento di promozione sociale, attraverso la trasformazione del rapporto di lavoro da un rapporto di scambio di opere contro mercede ad un rapporto di associazione tra il lavoratore e l’impresa,...

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L’ALTERNATIVA AL WOKE DEVE DIVENTARE ANCHE COMMERCIALE. ECCO COSA SUCCEDE NEGLI USA

L’ALTERNATIVA AL WOKE DEVE DIVENTARE ANCHE COMMERCIALE. ECCO COSA SUCCEDE NEGLI USA

di Alessandro Amorese Può un rasoio diventare simbolo dell’alternativa alla degenerazione woke? Si, sta succedendo negli Stati Uniti in queste ultime settimane. Accade questo: il Daily Wire è uno dei media emergenti nel mondo “conservatore” americano, editore, produttore e sito di notizie sempre più seguito. Tra le aziende che compravano spazi pubblicitari su Daily Wire c’è Harry’s Razors o meglio c’era, perché qualche mese fa la società americana di prodotti per l’igiene maschile (lamette, crema da barba, ecc.) comunica, facendolo pubblicamente senza avvertire prima il Daily, di ritirare la propria pubblicità. Un utente anonimo di Twitter (senza peraltro alcun seguito)...

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VOCI DALLE CAMPAGNE/ Intervista a “Le Mucche di Ros”. La zootecnia in Puglia, tra tradizione familiare e voglia d’innovazione, nelle parole di una giovane allevatrice

VOCI DALLE CAMPAGNE/ Intervista a “Le Mucche di Ros”. La zootecnia in Puglia, tra tradizione familiare e voglia d’innovazione, nelle parole di una giovane allevatrice

Per la seconda intervista della rubrica “Voci dalle campagne” siamo scesi a sud-est, per la precisione a Manfredonia, in provincia di Foggia. Ma niente grano, niente ulivi. Una bella realtà zootecnica di dimensioni medio-grandi, specializzata nell’allevamento di vacche da latte e situata ad appena 5 km dal centro della cittadina pugliese. L’azienda agricola “Le Mucche di Ros” della Pedicagnola srl, è gestita dalla giovanissima e volenterosa Rosa Maria Salcuni, classe 1994, che rappresenta la terza generazione di allevatori dopo il nonno, che ha cominciato con qualche capo di bestiame e il padre, che negli anni ’90 ha portato l’allevamento a...

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NON CI RESTA CHE ERDOGAN

NON CI RESTA CHE ERDOGAN

di Emanuel Pietrobon Il Sultano non è meno pragmatico di Emmanuel Macron e Naftali Bennett, ma ha qualcosa che loro non hanno e che non possono dare allo Zar: le famigerate garanzie di sicurezza Emmanuel Macron è l’interlocutore in Europa di Vladimir Putin, più di dieci chiamate da inizio gennaio a metà marzo, mentre Naftali Bennett è il pragmatico re di Gerusalemme che ha violato il santo shabbat per dare compimento alle Sacre Scritture, al Pikuach Nefesh: la tutela della vita prima di ogni altra cosa. Né Macron né Bennett, però, nonostante gli ottimi propositi e il rapporto cordiale con...

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RIPARTIRE DAL SOVRANISMO. Oltre le risposte “tappabuchi”

RIPARTIRE DAL SOVRANISMO. Oltre le risposte “tappabuchi”

di Mario Bozzi Sentieri Tra crisi produttiva (confermata dalla caduta del 2,4 per cento del Pil  nel primo trimestre),   gap energico, aumento dell’inflazione ed emergenze internazionali, dove cercare  una risposta organica e complessiva che vada al di là delle tante (troppe) iniziative “tampone”? C’è spazio per scelte di metodo e di valore in grado di rimetterci in sesto e tracciare una rotta? E come declinare la domanda di autosufficienza produttiva abbandonando finalmente la  ricorrente  retorica sull’importanza di “essere aperti” e globali? Volenti o nolenti si deve guardare al sovranismo. E non tanto come battaglia di principio e “di bandiera”, ma...

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IL «CORRIERE DELLA SERA», LA “DESTRA” E MAZZINI. IL PROBLEMA DELLA PATRIA TRA PASSATO E FUTURO

IL «CORRIERE DELLA SERA», LA “DESTRA” E MAZZINI. IL PROBLEMA DELLA PATRIA TRA PASSATO E FUTURO

Di Francesco Carlesi Nei giorni scorsi, per celebrare i 150 anni dalla morte di Mazzini, Alessandro Trocino sulla newsletter del «Corriere della Sera» ha pubblicato un articolo in cui viene citato il libro di chi scrive, pubblicato da Eclettica edizioni, Mazzini, un italiano. L’apostolo della patria e del lavoro. Notando come il ricordo più forte del patriota genovese provenga oggi da “destra” (Trocino cita anche il Blocco Studentesco e Marcello Veneziani), l’autore tradisce un certo rammarico, pur spingendo per una visione del Risorgimento il più possibile scevra da condizionamenti ideologici. Si parla poi di un Mazzini quasi “rapito” dal fascismo...

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L’ANNIVERSARIO MAZZINIANO. PER UNA “TERZA VIA” SOCIALE, NAZIONALE E PARTECIPATIVA

L’ANNIVERSARIO MAZZINIANO. PER UNA “TERZA VIA” SOCIALE, NAZIONALE E PARTECIPATIVA

Di Mario Bozzi Sentieri Patria e Lavoro: per ricordare Giuseppe Mazzini, a centocinquant’anni dalla sua morte (10 marzo 1872), occorre andare oltre sia la pura e semplice celebrazione patriottica, sia  il mero richiamo social riformista. In Mazzini Nazione e Socialità vanno declinate insieme, quali facce di un’identità complessa. Su  “La Jeune Suisse”, nel 1835, Mazzini scriveva: “La questione già meramente politica, s’è fatta sociale”. Non è sufficiente – egli nota – lavorare per l’unità nazionale (vista non solo come unione materiale di uomini aventi in comune la lingua e le tradizioni, ma anche come “missione” provvidenziale) perché è anche nella...

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