Nell’era della rivoluzione digitale anche gli influencer si accorgono del sindacato

Nell’era della rivoluzione digitale anche gli influencer si accorgono del sindacato

Di Francesco Marrara

Un sindacato degli influencer? La proposta viene da Mafalda De Simone. La giovane influencer di venticinque anni vorrebbe esportare in Italia il modello già presente sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Al di là dei giudizi sugli influencer, questa idea – seppur altamente provocatoria – necessita le dovute attenzioni. Gli influencer creano opinione, anche di carattere politico, tra i giovani mentre i sindacati sono completamente avulsi alle problematiche che attanagliano la cosiddetta generazione dei Millennials. Per di più, le organizzazioni sindacali sono invise alla maggior parte delle persone poiché rappresentano la quinta essenza dei gruppi di potere. Non è un caso che negli ultimi tempi le stesse abbiano subito un forte calo nelle iscrizioni. Gli influencer, invece, riscontrano grandi consensi tra i giovani con video e foto accattivanti pubblicati sui social.

Interrogativi e riflessioni

Dunque, occorreva l’opinione di una giovane influencer per rilanciare il dibattito circa l’importanza della tutela del lavoro nell’era della rivoluzione digitale? Di fronte ad una crisi senza precedenti, che vede ugualmente datori di lavoro e lavoratori sull’orlo del baratro, ha senso parlare ancora di lotta di classe? L’idea partecipativa potrebbe costituire il simbolo della rinascita del sindacato ed allo stesso tempo il quid pluris in grado di fare presa sui giovani? In questi termini sarebbe lecito chiedersi a titolo di esempio quali siano le soluzioni che il sindacato propone di fronte all’avanzare delle moderne tecnologie nel mondo del lavoro, nonché della cosiddetta disoccupazione tecnologica.

La necessità di un doveroso cambiamento

La nascita di un “sindacato degli influencer” comporterebbe la morte definitiva delle organizzazioni sindacali come le abbiamo conosciute fino ad oggi. Ciò non sarebbe un male dato il trend negativo degli ultimi anni. D’altro canto in una società totalmente disgregata e sempre più digitalizzata, le organizzazioni sindacali costituiscono – nolente o volente – un valido strumento per mantenere in vita il concetto di Comunità. La sfida è appena iniziata. Il mondo sindacale, pertanto, ha il dovere di prendere contezza di questi aspetti mettendo in piedi tutta una serie di iniziative volte ad imprimerne un cambiamento strutturale e funzionale.

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