Centenario della nascita di padre Gianfranco Maria Chiti

Centenario della nascita di padre Gianfranco Maria Chiti

di Matteo Impagnatiello Quest’anno ricorre il centenario della nascita di un gigante della Storia, padre Gianfranco Maria Chiti, il generale arruolato da Dio. E’ la storia “speciale”, unica di un uomo che deve essere raccontata. Non solo. Merita di essere studiata. Padre Chiti nacque il 6 maggio del 1921 a Gignese, un comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, secondogenito di tre figli. Più tardi, quando dopo la mimetica indosserà il saio francescano dei cappuccini, il suo nome fu trascritto in Iohannes Franciscus. E san Francesco sarà il suo nume tutelare che lo accompagnerà per tutta la vita. Padre Chiti ricordava spesso...

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L’EUROPA DEL LAVORO HA RADICI PROFONDE

L’EUROPA DEL LAVORO HA RADICI PROFONDE

di Mario Bozzi Sentieri L’Europa non è solo identità e profonde radici spirituali.  C’è anche un’Europa sociale e del Lavoro con cui è necessario fare i conti. Particolarmente oggi, in anni di crisi “globali”. E’ un’Europa che viene anch’essa da lontano, da esperienze importanti ed insieme da grandi elaborazioni culturali e sociali, che vanno ben oltre i secoli trascorsi. E’ Storia di relazioni e di valori condivisi, all’interno di una ben salda visione della vita del mondo e delle istituzioni che intorno ad essa si sono affermate, espressioni dell’idea – per dirla con Louis Dumond (Homo aequalis. Genesi e trionfo...

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(2. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) Da Cefis alla Cina. Il Dominio delle multinazionali e la crisi italiana

(2. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) Da Cefis alla Cina. Il Dominio delle multinazionali e la crisi italiana

di Augusto Grandi “Alcuni studiosi prevedono che la quota della produzione mondiale controllata dalle multinazionali è destinata ad aumentare ulteriormente. Considerando anche le economie di scala di cui godono queste imprese, cioè la possibilità di realizzare economie attraverso il coordinamento delle loro attività, gli stessi studiosi prevedono che nel 2000, cioè tra meno di trent’anni, oltre due terzi della produzione industriale mondiale sarà in mano alle 200/300 maggiori società multinazionali”. Era il 23 febbraio 1972 quando Eugenio Cefis, allora alla guida di Montedison, pronunciò questo discorso all’Accademia Militare di Modena all’interno di un programma di conferenze per l’anno accademico ‘71/’72....

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«PREPOTERE» DI FLAMINIA CAMILLETTI. UN VIAGGIO NELLO STATO PROFONDO E NELLE OLIGARCHIE CHE COMANDANO IN ITALIA

«PREPOTERE» DI FLAMINIA CAMILLETTI. UN VIAGGIO NELLO STATO PROFONDO E NELLE OLIGARCHIE CHE COMANDANO IN ITALIA

Di Francesco Carlesi Tra social e dominio della tecnica, la valanga di messaggi e informazioni da cui siamo travolti quotidianamente rende sempre più difficile individuare quali sono i centri di potere che condizionano la politica e le democrazie contemporanee. A fare chiarezza sul fondamentale tema dello “Stato profondo” in Italia (nella definizione americana: «un’associazione ibrida di elementi governativi e parti di industria e finanza di alto livello in grado di governare senza riferimento al consenso dei governati espresso attraverso il processo politico formale») ci pensa il volume appena uscito di Flaminia Camilletti Il prepotere, le forme del deep State italiano...

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(1. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) La psiche globale. Riletture narcisistiche del monismo materialista

(1. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) La psiche globale. Riletture narcisistiche del monismo materialista

di Andrea Scaraglino Uno dei temi più inflazionati della nostra epoca è sicuramente la globalizzazione. Molti aspetti di quest’ultima sono stati sviscerati e, al netto di un’onestà intellettuale sempre più calante nel mondo accademico, non si può affermare di non conoscerla, almeno nei suoi accenti più visibili. Ciò che secondo chi scrive è, invece, ancora poco indagato sono certi effetti psichici che la nascita del villaggio globale ha imposto ai singoli e conseguentemente alle varie società occidentali. Effetti deleteri ed estremamente pervasivi; scaturiti dal materialismo e dal mito del progresso fine a se stesso, due aspetti imprescindibili per il mantenimento...

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RIPARTIAMO DA UN’EUROPA DEI POPOLI E DELLE SOVRANITÀ

RIPARTIAMO DA UN’EUROPA DEI POPOLI E DELLE SOVRANITÀ

Di Mario Bozzi Sentieri La  firma della dichiarazione comune sul futuro dell’Unione Europea (“Appello per il futuro dell’Europa”) da parte di sedici partiti di orientamento sovranista, tra cui Fratelli d’Italia, la Lega, il Rassemblement National francese di Marine Le Pen, l’austriaco Fpoe e l’ungherese Fidesz di Viktor Orban, va ben oltre il pur rilevante  peso numerico rappresentato dalla somma dei 115 deputati presenti a Strasburgo, espressione delle diverse forze “patriottiche”. E’ un atto culturale e politico intorno al quale può nascere un progetto valoriale e programmatico in grado di innervare una nuova stagione europeista. Stridono perciò le parole del segretario...

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ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE – La prima misura fiscale sulla famiglia dell’era Draghi.

ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE – La prima misura fiscale sulla famiglia dell’era Draghi.

Di Gabriele De Paolis L’Italia corona l’ultimo trentennio di denatalità cronica facendo registrare nel 2020 un calo record delle nascite del 10,3% rispetto al 2019. Il crollo vertiginoso non si interrompe. Il dato nel 2021 secondo il presidente dell’ISTAT sconterà un’ulteriore flessione del 3-5% a causa delle restrizioni connesse alle ondate della pandemia[1]. Il saldo negativo dello scorso anno tra le poche nascite (404.000) e il numero di decessi (746.000) è inferiore solo al dato storico del 1918, con la Prima guerra mondiale e l’epidemia di Spagnola[2]. La situazione demografica italiana è critica e rende necessarie delle misure ingenti e...

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IL FUTURO DEI POPOLI E DELLE IDENTITÀ NAZIONALI. “SOVRANISMO”, UN LIBRO OLTRE IL PENSIERO UNICO

IL FUTURO DEI POPOLI E DELLE IDENTITÀ NAZIONALI. “SOVRANISMO”, UN LIBRO OLTRE IL PENSIERO UNICO

Di Francesco Carlesi Liberismo e marxismo contro i popoli «Incesto liberal-marxista». Non usa mezze parole Valerio Benedetti nel suo ultimo libro Sovranismo (Altaforte, 2021) per definire il globalismo dei nostri tempi. «Intellettualmente postmarxista ed economicamente neoliberale», il globalismo viene descritto acutamente dall’autore nelle sue radici culturali e nei suoi fondamenti ideologici, se non religiosi. Dall’influenza decisiva della Scuola di Francoforte all’esaltazione della figura del “migrante” in quanto individuo sradicato, liquido, che «infrange il principio cardine intorno a cui lo Stato si è edificato» e diventa quindi fondamentale oggi per de-costruire le identità, nessun passaggio verso l’abbattimento delle frontiere e delle...

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IL PIANO DI RIPRESA EUROPEO. DISTRUZIONE CREATIVA O RIGENERAZIONE BUROCRATICA?

IL PIANO DI RIPRESA EUROPEO. DISTRUZIONE CREATIVA O RIGENERAZIONE BUROCRATICA?

Di John Wyse (Direttore Accademico e Senior Lecturer in Strategy, Innovation and Entrepreneurship European School of Economics) Governments will increasingly need to move away from broad support to more targeted measures…Government intervention is best focused on addressing market failures, and to managing the pace of the needed creative destruction. I governi dovranno allontanarsi dal fornire aiuti su larga scala e fornire invece misure più mirate…Qualsiasi intervento è meglio orientato se risponde alle imperfezioni di mercato ed accompagna il ritmo della necessaria distruzione creativa. Group of 30 (2020) Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid DESIGNING PUBLIC POLICY INTERVENTIONS, Washington D.C....

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«NON SI TRATTA DI DISTRUGGERE LE MACCHINE, SI TRATTA DI RIALZARE L’UOMO». Intervista sulla Partecipazione a Mario Bozzi Sentieri

«NON SI TRATTA DI DISTRUGGERE LE MACCHINE, SI TRATTA DI RIALZARE L’UOMO». Intervista sulla Partecipazione a Mario Bozzi Sentieri

Riportiamo l’intervista a Mario Bozzi Sentieri, scrittore, giornalista, membro dell’Istituto ed esperto del tema partecipativo, rilasciata a mitbestimmung.it, uno dei migliori portali che si occupano di cogestione. Bozzi Sentieri menziona anche l’Istituto “Stato e Partecipazione” in una profonda panoramica che analizza in particolare gli scenari futuri e le sfide della tecnica (ndr) La sua intervista a Mitbestimmung risale a ottobre 2017, ci aggiorna sul suo percorso professionale e di studio in questi 4 anni? I quattro anni trascorsi sono stati segnati, a livello generale, da non poche novità. Per l’Italia il 2017 era iniziato  a ridosso dell’ennesima crisi di governo,...

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