Il nodo infrastrutture: è l’ora del dibattito pubblico?

Il nodo infrastrutture: è l’ora del dibattito pubblico?

Articolo apparso su Rivistaenergia.it Di Raimondo Fabbri Senza infrastrutture ed impianti sarà molto complicato sia affrancarsi dalla dipendenza energetica estera che procedere lungo il percorso di transizione energetica. I tragici recenti sviluppi in Europa contribuiscono a riproporre in tutta la sua necessità l’annoso problema della costruzione di consenso in Italia: è giunta anche per noi l’ora del débat public? “Non possiamo essere così dipendenti dalle decisioni di un solo paese. Ne va anche della nostra libertà, non solo della nostra prosperità. Per questo, dobbiamo prima di tutto puntare su un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili” in questo auspicio...

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L’EUROPA DOPO LA GUERRA IN UCRAINA

L’EUROPA DOPO LA GUERRA IN UCRAINA

di Brahim Ramli Non sappiamo come e quando finirà la guerra in Ucraina, ma qualcosa è più che certo: i posteri la considereranno uno spartiacque. Per l’Unione Europea, per l’Alleanza Atlantica, per la Russia e per il mondo ci sarà un prima e un dopo guerra in Ucraina. L’invasione russa dell’Ucraina avrà delle conseguenze significative sull’assetto geopolitico e securitario dell’Europa. Non è ancora chiaro l’obiettivo di Mosca in Kiev, sebbene una delle opzioni più caldeggiate dagli analisti sia quella che prospetta una disgregazione guidata dell’Ucraina, magari divisa lungo il corso del Dnipro, sul modello della Germania durante la Guerra fredda....

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UCRAINA, DOVE FINISCE E INIZIA TUTTO

UCRAINA, DOVE FINISCE E INIZIA TUTTO

di Emanuel Pietrobon La guerra in Ucraina sarà ricordata dai posteri come lo spartiacque di questa parte di XXI secolo e dagli ucraini come l’equivalente di Budapest 1956. Superare questo trauma non sarà facile. Da dove ripartire nel dopoguerra? Prendendo atto, magari, che anche l’Occidente ha avuto la sua parte di responsabilità. Sergej Lavrov era stato laconico il 10 febbraio, in occasione di una bilaterale con l’omologa britannica Liz Truss, nel commentare lo stato delle relazioni tra Occidente e Russia: un dialogo tra un sordo e un muto. Impossibile comprendersi, dunque impossibile andare d’accordo. Nulla di nuovo sotto il Sole,...

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TRA CRISI MORALE E CRISI SOCIALE, LA “GRANDE DIMISSIONE” DAL LAVORO

TRA CRISI MORALE E CRISI SOCIALE, LA “GRANDE DIMISSIONE” DAL LAVORO

di Mario Bozzi Sentieri Abituati a fare i conti con le percentuali della disoccupazione e con le trasformazioni aziendali, strette tra globalizzazione e nuove tecnologie, non possono non inquietarci gli scenari della “Grande Dimissione” (Great Dismission), ultima frontiera sociale “made in Usa”, ormai arrivata anche in Europa. Di che si tratta? In sintesi: con riferimento al   novembre 2021 in America ben 4 milioni e mezzo di persone hanno deciso di lasciare il lavoro o di non tornarci dopo che le imprese le avevano richiamate in ufficio. Dall’inizio del 2021 – ci dicono le statistiche – quasi ogni mese viene battuto...

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CONTRO L’ECONOMIA COSMOPOLITA, LA LEZIONE DI LIST DALL’800 ALLA CRISI PANDEMICA

CONTRO L’ECONOMIA COSMOPOLITA, LA LEZIONE DI LIST DALL’800 ALLA CRISI PANDEMICA

Articolo apparso sulla rivista “Il Pensiero Storico” (https://ilpensierostorico.com/contro-leconomia-cosmopolita-lattualita-di-friedrich-list/) Di Francesco Carlesi L’indipendenza produttiva e la forza industriale delle Nazioni: due temi tornati prepotentemente all’ordine del giorno, soprattutto dopo che la crisi pandemica ha messo in luce quanto sia rischioso affidarsi totalmente a Paesi esteri per gli approvvigionamenti di ogni tipo, da quello alimentare fino a quello sanitario. Ma il tema ovviamente ha radici lontane: sono passati quasi 200 anni da quando Friedrich List scrisse Il Sistema Nazionale dell’economia politica, che metteva in risalto i limiti delle teorie liberiste e l’importanza dello sviluppo interno e autonomo degli Stati, in aperta polemica...

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LE MODIFICHE “VERDI” DELLA COSTITUZIONE.  UN ALTRO PASSO VERSO IL SUICIDIO DELL’ITALIA?

LE MODIFICHE “VERDI” DELLA COSTITUZIONE. UN ALTRO PASSO VERSO IL SUICIDIO DELL’ITALIA?

Articolo apparso su “La Voce del Patriota” Di Francesco Carlesi Negli scorsi giorni sono stati modificati, grazie a larghissime maggioranze parlamentari (un solo contrario alla Camera nel voto del 9 febbraio), ben due articoli della Costituzione, il 9 e il 41. Di che modifiche si tratta? Sintetizzando, la legge modifica innanzi tutto l’articolo 9, introducendo un terzo comma in base al quale, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamata nel secondo, si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Viene poi inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la...

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I “CAMBI DI CASACCA” E LA FINE DEL “DECORO POLITICO”

I “CAMBI DI CASACCA” E LA FINE DEL “DECORO POLITICO”

Mario Bozzi Sentieri A inizio febbraio i cosiddetti “cambi di casacca”, cioè  coloro che, da inizio legislatura (2018), sono passati da  un partito/schieramento politico ad un altro, spesso di orientamento opposto, hanno raggiunto quota 302, con un ritmo di sei spostamenti in media al mese. Percentualmente il trenta per cento degli eletti si è mosso da un gruppo parlamentare ad un altro: una vera e propria frana politica, della quale però in pochi sembrano preoccuparsi. Nessuno scandalo, meglio mettere la sordina al fenomeno.  La  grande informazione latita. Di tavole rotonde sul tema neppure l’ombra. E poi si dice: c’è l’articolo...

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La piaga delle morti sul lavoro. È tempo di migliorare il Decreto legislativo 81/08

La piaga delle morti sul lavoro. È tempo di migliorare il Decreto legislativo 81/08

Matteo Impagnatiello Le morti bianche non accennano a diminuire…è’ conciliabile il lavoro con la salute e la vita? Osservando dati recenti, pare difficile. Nell’anno appena trascorso, vi è stato un incremento delle morti sul lavoro pari al 18% in più rispetto al 2020. Nel 2021 sono infatti 1.404 i lavoratori morti per infortuni sul lavoro, di cui 695 sui luoghi di attività, mentre la parte restante nel tragitto casa-lavoro o viceversa. Dietro ogni numero, famiglie devastate dalla perdita dei loro cari. Sebbene siano trascorsi pochi mesi dall’ingresso del nuovo anno, il fenomeno non accenna a diminuire. Resta, quella delle morti...

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Garantismo di Sintesi. Oltre la finanza, proposte per un nuovo modello economico e sociale

Garantismo di Sintesi. Oltre la finanza, proposte per un nuovo modello economico e sociale

di Andrea B. Nardi (www.andreanardi.it) Negli ultimi cinquant’anni il mondo ha subìto un’accelerazione vertiginosa e inimmaginabile, invece il dibattito economico rimane incredibilmente ancora impantanato in posizioni vecchie di due secoli. Mentre abbiamo assistito inermi alla formazione di patrimoni privatistici che fanno impallidire qualsiasi fantasia faraonica del passato, e, parimenti, di imperi commerciali multinazionali al cui confronto la leggendaria Compagnia delle Indie pare una ditta di dilettanti (e, d’altro canto, gli Stati hanno liquefatto le proprie prerogative sovrane regalandole di fatto e di diritto a superiori entità private) gli intellettuali e i politici seguitano a perdersi in discussioni e schieramenti basati...

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2022/ AGROALIMENTARE, ENERGIA, LAVORO E NATALITÀ. L’ITALIA E LE SFIDE DA VINCERE PER NON MORIRE

2022/ AGROALIMENTARE, ENERGIA, LAVORO E NATALITÀ. L’ITALIA E LE SFIDE DA VINCERE PER NON MORIRE

di Francesco Carlesi Articolo apparso su “La Voce del Patriota” «Nessuno può pensare che si debbano abbandonare le attività produttrici di beni primari, necessarie all’alimentazione e a fornire materie prime all’industria; oppure ridurre le attività manifatturiere di fase intermedia (semilavorati) e di ultima fase (beni finali); oppure ancora trascurare le fondamentali attività della distribuzione dei prodotti agricoli, industriali e commerciali. Il ciclo economico primario (agricolo), secondario (industriale) e terziario (commerciale) mantiene e manterrà sempre, finché esisteranno l’uomo e il pianeta terra, la sua validità essenziale  e insostituibile». Parole semplici, quasi banali, pronunciate 31 anni fa da Gaetano Rasi, economista fautore...

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