IL LAVORO: ETICA BORGHESE E MISTICA FASCISTA

IL LAVORO: ETICA BORGHESE E MISTICA FASCISTA

Di Cristian Leone Questo articolo non vuole essere un ennesimo approfondimento della legislazione sociale fascista, tema già ampiamente trattato, ma cerca di prendere in considerazione esclusivamente l’aspetto teorico relativo all’importanza del lavoro e alla sua funzione all’interno della società. Il lavoro, storicamente, ha avuto funzioni, scopi e caratteristiche diverse. La concezione lavorativa tipica dell’aristocrazia differisce da quella borghese che, a sua volta, diverge da quella fascista. Questo pezzo vuole tentare una ricostruzione del concetto di “lavoro” concentrandosi particolarmente su una distinzione, spesso trascurata, tra etica borghese e mistica fascista. L’ETICA DEL LAVORO NELLA MENTALITÁ BORGHESE È con la rivoluzione francese,...

Continua a leggere
UNA NUOVA CAPORETTO SUL FRONTE DEL LAVORO

UNA NUOVA CAPORETTO SUL FRONTE DEL LAVORO

Di Matteo Impagnatiello La pandemia ha provocato una nuova Caporetto. E’ l’ennesima catastrofe sul fronte del lavoro. Basta scorrere gli ultimi dati Istat: a febbraio 2021 gli occupati erano 22.197.000, ovvero 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. Tasso di disoccupazione al 10,2%, al 31,6 quello dei giovani. E se non bastasse, bisognerebbe riflettere sulle tante serrande abbassate nelle vie delle città, nessuna risparmiata dalle mal gestite conseguenze della crisi sanitaria, tramutatasi anche in crisi economica. Il 2016 ha visto la nascita dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (Anpal) all’interno di un’ampia riforma globale, che doveva rispondere ad una visione generale...

Continua a leggere
NON BASTA UN “RECOVERY PLAN” PER RICOSTRUIRE L’ITALIA

NON BASTA UN “RECOVERY PLAN” PER RICOSTRUIRE L’ITALIA

di Mario Bozzi Sentieri “L’occasione è unica: bisogna spendere e spendere bene” – ha detto Mario Draghi in occasione del recente incontro sul Recovery plan con gli enti locali. Non è la prima volta che il Presidente del Consiglio fissa nella capacità di spesa l’obiettivo primario del suo governo. E’ un tema che  ha ribadito più volte nelle ultime settimane, forte – dopo anni di vacche magre e di rigore – dei fondi europei messi a disposizione per la ripresa. Unico dettaglio, non di poco conto, è che – come indicato dalla Commissione europea –  gli investimenti provenienti dal Fondo...

Continua a leggere
AFRICA, UN CONTINENTE GIOVANE E RICCO DI OPPORTUNITÀ

AFRICA, UN CONTINENTE GIOVANE E RICCO DI OPPORTUNITÀ

di Francesco Marrara È uscito, per la collana fuori dal coro de «Il Giornale», l futuro dell’Africa è in Africa del giornalista e saggista Marco Valle. Le Afriche, come preferisce chiamarle l’autore, non sono solamente una vasta fascia di territorio caratterizzato da conflitti, carestie e migrazioni e, proprio per tale ragione, il libretto si propone di analizzare – secondo una visione inedita e pragmatica – luci ed ombre del Continente africano. Il miracolo africano L’autore, attraverso un interessante excursus storico, ripercorre le vicende africane ravvisando nella caduta dell’URSS un passaggio cruciale. Molti paesi, malgrado diverse criticità, iniziarono ad imboccare la...

Continua a leggere
PARTECIPAZIONE, TERZA VIA E MODERNITA’. L’EREDITA’ DELLA “RIVISTA DI STUDI CORPORATIVI” 50 ANNI DOPO LA PRIMA USCITA

PARTECIPAZIONE, TERZA VIA E MODERNITA’. L’EREDITA’ DELLA “RIVISTA DI STUDI CORPORATIVI” 50 ANNI DOPO LA PRIMA USCITA

Di Mario Bozzi Sentieri Cinquant’anni fa, agli inizi del 1971, uscì  il primo numero della Rivista di Studi Corporativi. A leggerne, oggi,  i fascicoli si ha la percezione immediata dell’importanza del progetto editoriale e del valore innovativo di una pubblicazione che, ben lontana da ogni nostalgismo, raccoglieva  e rilanciava l’esperienza del pensiero corporativo post-fascista e della cosiddetta “sinistra nazionale”. Al primo filone appartenevano Gaetano Rasi, attento studioso di problemi economici, e Diano Brocchi, dirigente del Settore Corporativo della Direzione missina e sindacalista della Cisnal. Al secondo, Ernesto Massi, professore di Geografia economica alla Sapienza di Roma ed animatore del Centro...

Continua a leggere
IL PROSSIMO TSUNAMI COMMERCIALE EUROPEO DIETRO L’ANGOLO

IL PROSSIMO TSUNAMI COMMERCIALE EUROPEO DIETRO L’ANGOLO

Di John Wyse (Direttore Accademico e Senior Lecturer in Strategy, Innovation and Entrepreneurship European School of Economics) Cinque giorni sono bastati. Una nave mercantile di 400 piedi di lunghezza e 20mila TEU gestita da un’azienda di Taiwan ha bloccato il canale di Suez impedendone il passaggio a centinaia di navi provenienti dall’Asia. Una narrazione complessa come questa ha sempre molti lati da cui analizzarla, specie quando la rotta percorsa dal 12% del carico mondiale improvvisamente si ferma. Potremmo scegliere, ad esempio, di concentrarci sui danni rivendicati dal governo egiziano in quanto centinaio di navi mercantili sono state costrette a percorrere...

Continua a leggere
Quale strategia per l’Italia di Draghi?

Quale strategia per l’Italia di Draghi?

di Emanuel Pietrobon Il nuovo esecutivo sembra essere nato sotto i migliori auspici e con i migliori propositi: favorito dall’amministrazione Biden in chiave antiturca e antirussa e benvisto da Francia e Germania alla luce dei trascorsi e delle competenze di Mario Draghi, il “salvatore dell’euro”, nonché oggetto di plauso tra gli addetti ai lavori che nelle stanze dei bottoni attendevano la resurrezione geopolitica e diplomatica dell’Italia. Le prime mosse nell’arena internazionale suggeriscono che Draghi non voglia venire meno agli impegni presi né deludere le aspettative dei sostenitori: Una missione in Libia, durante la quale si è discusso esplicitamente di ristabilire...

Continua a leggere
PRESIDENZIALISMO, PARTECIPAZIONE E FEDERALISMO COMUNALE: IDEE PER UN’ITALIA POST-COVID

PRESIDENZIALISMO, PARTECIPAZIONE E FEDERALISMO COMUNALE: IDEE PER UN’ITALIA POST-COVID

di Francesco Marrara Ormai da oltre un anno, precisamente dallo scoppio dell’emergenza Coronavirus, la politica ha definitivamente abdicato alle proprie responsabilità lasciando le redini della Nazione nelle mani di esperti e tecnocrati. A risentire in particolar modo di questa situazione è stata la cara, vecchia e vituperata “costituzione più bella del mondo”. Nonostante venga ancora oggi ritenuta da alcuni intoccabile la Costituzione italiana necessiterebbe, a poco più di settant’anni dalla sua entrata in vigore, di una corposa e sostanziale riforma. Ci provò il rottamatore Matteo Renzi il 4 dicembre 2016. Finì male per lui e per la sua esperienza di...

Continua a leggere
PRIME NOTE A MARGINE DELL’ORDINANZA N. 12/2021 DEL GIUDICE BELLUNESE

PRIME NOTE A MARGINE DELL’ORDINANZA N. 12/2021 DEL GIUDICE BELLUNESE

Di Daniele Trabucco Con ordinanza 19 marzo 2021, n. 12 il giudice del Tribunale ordinario di Belluno ha rigettato il ricorso d’urgenza ex art. 700 del vigente Codice di Procedura civile, proposto da due infermieri e otto operatori sanitari di una RSA che si erano rifiutati di sottoporsi alla vaccinazione contro il Sars-Cov2, ritenendo non sussistente il fumus boni iuris ed il periculum in mora: i lavoratori, messi in ferie forzate, temevano la sospensione senza retribuzione o addirittura il licenziamento. Tuttavia, il provvedimento pone una questione non secondaria. Può l’art. 2087 del vigente Codice civile italiano (Libro V) consentire all’imprenditore,...

Continua a leggere
Italia, non dimenticarti della guerra economica – (Parte III)

Italia, non dimenticarti della guerra economica – (Parte III)

di Emanuel Pietrobon Nelle scorse puntate abbiamo parlato del ruolo giocato nelle guerre economiche da corporazioni multinazionali, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie mondiali e banche multilaterali. Perché regimi sanzionatori ed embarghi potrebbero difficilmente avere successo senza il supporto dei grandi attori non-statuali che plasmano l’economia mondiale: è un dato di fatto. Ora, descritti a grandi linee i lati meno intuitivi della guerra economica, è giunto il momento di scendere nei dettagli e di spiegare in che modo è evoluta negli anni della globalizzazione, dell’interdipendenza e della finanziarizzazione delle economie di tutto il pianeta. Perché interdipendenza può essere forza, se adeguatamente modellata,...

Continua a leggere