«Socializzazione»: ripensare un concetto osteggiato e trascurato

«Socializzazione»: ripensare un concetto osteggiato e trascurato

di Francesco Marrara Il seguente articolo avrà quale unico scopo quello di accendere i riflettori su un concetto tanto osteggiato da una certa parte politica, quanto trascurato da chi ha come riferimento una certa visione del mondo. In queste poche righe, pertanto, proveremo a sviscerare il termine «socializzazione» delineandolo secondo una prospettiva inedita. In tal senso, risulterà fondamentale l’input dell’opera del professor Giacinto Auriti, «L’occulta strategia della guerra senza confini». Premesse fondamentali Risulta necessario premettere che Giacinto Auriti muoveva le proprie considerazioni da una precisa concezione sociale. Egli fu un convinto sostenitore della società organica secondo lo schema del diritto...

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Il numero chiuso nelle Università è anacronistico

Il numero chiuso nelle Università è anacronistico

di Matteo Impagnatiello Settembre è alle porte e, come se nulla fosse accaduto, è giunto il tempo dei test di ammissione alle facoltà medico-scientifiche universitarie. La crisi sanitaria da covid 19 ha ribadito il valore universale della salute, la sua rilevanza pubblica e l’importanza macro-economica dei servizi sanitari pubblici. La stessa pandemia ha fatto emergere gli aspetti critici che rendono sofferente il Servizio Sanitario Nazionale e la mancanza di medici ed infermieri. Ed è stata proprio la carenza di medici ed infermieri che ha spinto le diverse Regioni a fare richiesta di personale medico-sanitario-infermieristico a Stati esteri. Il paradosso è...

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L’ASSALTO AL LATIFONDO E LA “DITTATURA DEL PROLETARIATO CONTADINO” DEL VENTENNIO, LE PAGINE DI STORIA RIAPERTE DA PENNACCHI

L’ASSALTO AL LATIFONDO E LA “DITTATURA DEL PROLETARIATO CONTADINO” DEL VENTENNIO, LE PAGINE DI STORIA RIAPERTE DA PENNACCHI

Di Cristian Leone Di Antonio Pennacchi ci mancherà la penna ma, ancor di più in questi tempi oscuri, la sua capacità di andare controcorrente. Pennacchi è stato un intellettuale particolarmente eclettico che, nel corso della sua vita, ha abbracciato le principali eresie del Novecento, passando dal Msi al Pci. Ricordato principalmente per il “fasciocomunista” e il romanzo vincitore del premio Strega “Canale Mussolini”, in realtà, Pennacchi, non si è occupato solo delle bonifiche pontine e nemmeno esclusivamente di Serpieri ma è andato oltre, lì dove molti storici di professione non sono arrivati: l’assalto al latifondo. Il vero capolavoro dello scrittore...

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Stato e Partecipazione: ripensare la democrazia oltre il folklore mediatico e pandemico

Stato e Partecipazione: ripensare la democrazia oltre il folklore mediatico e pandemico

di Francesco Marrara Dopo un mesetto di tregua, dovuto agli Europei di calcio, i media sono tornati fortemente alla ribalta sul tema Covid. Non a caso, negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad una vera e propria diatriba tra gli ultrà “Si Vax e Si Green Pass” e gli ultrà “No Vax e No Green Pass”. Le piazze italiane, nonostante le temperature torride, sono state nuovamente occupate da migliaia di cittadini. Ed ecco che, come al solito, i grandi media hanno colto l’occasione per alimentare il solito conflitto tra bande: siamo nuovamente di fronte al “divide et impera” di romana memoria....

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LA GRANDE TRANSIZIONE E IL RITORNO DELL’INDUSTRIA NAZIONALE

LA GRANDE TRANSIZIONE E IL RITORNO DELL’INDUSTRIA NAZIONALE

Estratto da un articolo di prossima pubblicazione sulla rivista “Polaris” Di Gian Piero Joime Il disegno della grande transizione digital-ecologica, fortemente promosso da summit internazionali, convegni, norme, standard e anche da variopinti movimenti di piazza, va oltre il cambiamento climatico e l’ansia pandemica, che tuttavia ne sono lo sfondo e lo legittimano: semplicemente mira a  sostituire tecnologie e prodotti obsoleti, e quindi anche inquinanti ed economicamente poco profittevoli, con nuovi prodotti digital-ecologici, in grado di rivitalizzare e standardizzare  l’offerta industriale, e di rispondere a nuove, omogenee e  indotte  esigenze del consumo “sostenibile” globale. La grande transizione digital-ecologica utilizza le spinte...

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Per un nuovo industrialismo nazionale: l’economia circolare per riequilibrare forza e mezzi del lavoro

Per un nuovo industrialismo nazionale: l’economia circolare per riequilibrare forza e mezzi del lavoro

di Filippo Del Monte Il 2021 è per certi versi il nuovo “anno zero” dell’economia italiana che, con la crisi pandemica, ha il tessuto produttivo nazionale da ricostruire rispondendo tanto alle esigenze della grande industria quanto a quelle delle piccole-medie imprese che di quel tessuto sono l’impalcatura. L’opportunità di ricostruire la produzione nazionale secondo i canoni di un nuovo industrialismo sostenuto da politiche ambientali consapevoli e non schiave dell’ambientalismo militante ed ideologico esiste e bisogna coglierla. Il sociologo e politologo laburista britannico Anthony Giddens nel suo libro “Ecologia politica” (Feltrinelli, 1987) ha mosso una dura critica alla logica che aveva...

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CHI HA PAURA DELLA COGESTIONE? Le “contraddizioni” della sinistra

CHI HA PAURA DELLA COGESTIONE? Le “contraddizioni” della sinistra

di Mario Bozzi Sentieri La cogestione aziendale, annunciata nella Costituzione italiana, ma mai applicata, è ormai una necessità. Lo impongono le trasformazioni tecnologiche, i processi di riconversione industriale, la crisi ed il dopo Covid. In Parlamento giacciono letteralmente alcune proposte in materia. Sarebbe utile portarle all’attenzione dell’opinione pubblica, facendone oggetto di un confronto tra le parti sociali, rendendo finalmente chiare le rispettive posizioni ed evitando ogni traccheggiamento. Come purtroppo sta facendo il Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, pronto a richiedere – a parole – il confronto tra aziende e sindacati sulle scelte strategiche relative alla riconversione produttiva del Paese,...

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Transizione ecologica, imprese e cittadini rischiano di pagar caro il furore ideologica dell’Ue

Transizione ecologica, imprese e cittadini rischiano di pagar caro il furore ideologica dell’Ue

di Clemente Ultimo “Potrebbe essere un bagno di sangue”. Cosa? La tanto decantata svolta verde, anzi green come usa dire in Italia in ossequio al risibile principio secondo cui qualsivoglia iniziativa o progetto se denominato con termini anglofoni acquista immediatamente – per chissà quale magica causa – un’autorevolezza ed una concretezza che l’uso della lingua di Dante sarebbe ormai incapace di conferire. Peccato che sia vero solitamente il contrario: più confuse e fumose le idee, più frequente il ricorso all’inglese – anche quello maccheronico – nella convinzione di dare e darsi un tono utilizzando la lingua franca internazionale. È questo...

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(3. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) L’OPPOSIZIONE ALLA GLOBALIZZAZIONE  OGGI E’ SOVRANISTA

(3. 20 anni dopo Genova, quale globalizzazione?) L’OPPOSIZIONE ALLA GLOBALIZZAZIONE OGGI E’ SOVRANISTA

di Mario Bozzi Sentieri A vent’ anni dal G8 di Genova, che cosa ne è del movimento no-global? Che fine ha fatto il mitico popolo dei giorni gloriosi del luglio 2001? Dov’è finita l’attesa rivoluzione dei proletari del sud del mondo? E del lungo elenco di aspettative, segno della parcellizzazione del movimento (più di mille sigle, che spaziavano dai beati costruttori di pace e dalle suore anglicane ai militarizzati militanti dei centri sociali di mezza Europa)? All’ordine del giorno di quella massa sterminata – ha ricordato Giovanni Mari (Genova, vent’anni dopo. Il G8 del 2001. Storia di un fallimento) –...

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Centenario della nascita di padre Gianfranco Maria Chiti

Centenario della nascita di padre Gianfranco Maria Chiti

di Matteo Impagnatiello Quest’anno ricorre il centenario della nascita di un gigante della Storia, padre Gianfranco Maria Chiti, il generale arruolato da Dio. E’ la storia “speciale”, unica di un uomo che deve essere raccontata. Non solo. Merita di essere studiata. Padre Chiti nacque il 6 maggio del 1921 a Gignese, un comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, secondogenito di tre figli. Più tardi, quando dopo la mimetica indosserà il saio francescano dei cappuccini, il suo nome fu trascritto in Iohannes Franciscus. E san Francesco sarà il suo nume tutelare che lo accompagnerà per tutta la vita. Padre Chiti ricordava spesso...

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