di Andrea Scaraglino La solitudine agostana di una camera d’albergo, il vuoto atavico nel suo animo, che da decenni lo rendeva il sublime poeta e romanziere che tutti conosciamo e allo stesso tempo l’eterno fanciullo incapace di crescere – “Ho imparato a scrivere, non a vivere.”1– non lasciarono scampo al mestierante della vita. Cesare Pavese, poeta, narratore, traduttore ed editore ci lasciò assumendo una massiccia dose di sonnifero. Venne ritrovato l’indomani da un inserviente dell’hotel; steso sul letto, una mano artigliata al petto e un’altra a lambire il pavimento, quasi a voler rimarcare il continuo dissidio interiore che per tutta...

Come a Primosole: Suggestioni idealiste per una Socializzazione Scolastica
di Andrea Scaraglino Di tutti i settori – economici e non – destrutturati e svuotati di senso dal nuovo, emergenziale e manicheo attivismo governativo, la scuola risulta essere quello che ha pagato il prezzo più alto. La nuova veste impersonale e atomizzante della Dad, del resto, è solo l’apice di iceberg che nasconde antichi vizi e mai sopite inadeguatezze. Nei decenni si sono susseguite fin troppe riforme, sterili bandierine di partito, che gattopardescamente hanno cambiato tutto affinché tutto rimanesse com’era: mediocre e inadeguato. L’aziendalizzazione degli istituti – con presidi e corpo docente derubricati a consiglio di amministrazione – figlia dei...

Neminem laedere: vaccini, scienza e verità
di Ippolito Carmine Ad un medico greco, Ippocrate, dobbiamo il primo resoconto storico di una epidemia influenzale. Fu lui che, in particolare, ne trascrisse tutti i sintomi allorquando gli abitanti di Perinto, città portuale della Grecia settentrionale, nel 412 A.c. furono improvvisamente devastati da tosse, mal di gola, dolori diffusi, difficoltà di deglutizione e di deambulazione. Ippocrate viene ritenuto però il padre dell’intera medicina occidentale soprattutto perché elaborò un codice di etica medica, passato alla storia come il giuramento di Ippocrate: tale codice impone all’operatore sanitario l’impegno, sopra ogni altro, di non recare danno od offesa ( neminem laedere). Il...

CONTRO LA CRISI SANITARIA E IL COMMISSARIAMENTO DELLA POLITICA. IL RITORNO DELL’IRI?
Di Francesco Carlesi Economia mista e primato della politica tra passato e presente «Nel 1980 l’Iri controllava circa mille società per azioni, con oltre mezzo milione di dipendenti. In un certo periodo esso fu il maggior gruppo industriale del mondo, escludendo gli Stati Uniti. Per fatturato globale, nel 1993 l’Iri si collocò al settimo posto nella classifica delle maggiori società mondiali. Nel 1980 aveva raggiunto, con 556.659, il massimo di dipendenti. Il ruolo nei grandi affari internazionali che l’Italia si era costruito non si era sviluppato soltanto nell’Est e nel Sud del mondo, ma si era esteso ormai all’economia globale,...

Italia, non dimenticarti della guerra economica – (Parte I)
di Emanuel Pietrobon Antica Grecia, 432 Avanti Cristo. La città-stato di Atene impone una serie di sanzioni economiche contro la rivale Megara, attraverso un omonimo decreto, come ritorsione per alcuni crimini ai danni di cittadini ateniesi e presumibilmente coinvolgenti dei megaresi. Il decreto vieta ai megaresi di condurre operazioni commerciali in ogni porto e mercato controllato dalla Lega delio-attica e da Atene, gettando le basi per lo strangolamento economico di Megara, una polis basata sul e dipendente dal commercio. Secondo il celeberrimo storico Tucidide, l’attacco all’economia megarese avrebbe giocato un ruolo-chiave nell’esplosione della seconda guerra del Peloponneso. La conoscenza di...

Come a Primosole: l’economia sbaraglia le ultime resistenze politiche
di Andrea Scaraglino La nostra quotidianità non fa altro che sottolinearlo: lo spazio lasciato vuoto dalla politica è stato scientemente riempito dall’economia e dalle sue degenerazioni filosofiche. Ma cosa ha permesso questo disimpegno della politica dal suo fine? Ugo Spirito, filosofo attualista dà quella che ci sembra la risposta più azzeccata al quesito: “La spinta ideale del dopoguerra si è tutta raccolta nel mito della democrazia. La crisi e il disorientamento di carattere filosofico non sono apparsi che a pochi nella loro gravità. Una carica di fede evidente li ha fatti ignorare o dimenticare. Con la fine del fascismo si...

IL MONARCHISMO ITALIANO NEL DOPOGUERRA: TRA QUESTIONE SOCIALE E OPPOSIZIONE NAZIONALE
di Diego Benedetto Panetta Alla vigilia delle elezioni del 1946 la situazione politica italiana viveva momenti di grande convulsione. Il quadro che di lì a poco sarebbe emerso avrebbe visto la Democrazia Cristiana divenire il primo partito con oltre otto milioni di suffragi. Le sinistre, formate dal Partito Comunista e dal Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria seguivano alle spalle. Considerate unitariamente esse detenevano complessivamente poco più di nove milioni di voti. Contemporaneamente alle elezioni valevoli per l’Assemblea Costituente, si svolgeva il referendum per scegliere la forma istituzionale. Il monarchismo era ancora vivo nelle menti e nei cuori degli italiani....

GIOVANNI GENTILE E IL RINASCIMENTO: IL VALORE UNIVERSALE DELL’IDENTITA’ ITALIANA (parte due)
Di Alfonso Piscitelli Si deve a Giovanni Gentile la rivalutazione di un pensatore umanista prima di allora (e anche dopo di allora…) trascurato come il fiorentino Giannozzo Manetti, vissuto nella prima metà del Quattrocento e morto a Napoli nel 1459. In Manetti Gentile vede chiaramente prefigurati alcuni principi cardine della rivoluzione antropologica rinascimentale. Suo fu un libro dal titolo eloquente: “De dignitate et excellentia hominis”: in esso Manetti sviluppava l’idea che il mondo fosse fatto per l’uomo più che per Dio. Dio nella sua perfezione “non ha bisogno”, egli crea il mondo fisico appunto perché sia cornice dell’azione dell’essere umano,...

GIOVANNI GENTILE E IL RINASCIMENTO: IL VALORE UNIVERSALE DELL’IDENTITA’ ITALIANA (parte uno)
Di Alfonso Piscitelli I. le radici medievali del Nuovo Mondo Rinascimentale Giovanni Gentile è stato uno degli autori che più ha riflettuto sul valore del Rinascimento come elemento qualificante della identità italiana. Peraltro, nel Rinascimento identità italiana e universalità si congiungono: l’umanesimo rinascimentale ha valore per l’Italia e per il mondo. La difficoltà di un “nazionalismo” o di un identitarismo italiano è appunto nel fatto che la cultura italiana è più vocata ad esprimere valori universali che non ad affermare una fisionomia specifica, che nel concreto favorisca elaborazione di una visione strategica e la difesa di un interesse particolare. Forse...

Come a Primosole: Psichiatrizzazione narcisistica forzata della società
di Andrea Scaraglino Lo storico e sociologo statunitense Christopher Lasch, sul finire degli anni ’70 diede alle stampe il suo lavoro più significativo e completo: “La cultura del narcisismo”. In queste illuminanti pagine viene descritta la deriva della società occidentale che da un contesto di economicità protestantica slittò sistematicamente verso una psichiatrizzazione patologica di se stessa. Alle nostre latitudini, com’è ovvio, determinati aspetti societari hanno raggiunto l’età matura solo ultimamente e proprio in virtù di questo nostro “ritardo”, le parole di Lasch possono – se si ha la voglia di ascoltarle – incidere con più fortuna: “ […] il piacere...