Di Flaminia Camilletti La vicenda di Autostrade per l’Italia, complice l’emergenza del Covid, sembrerebbe passare sotto traccia. Nelle ultime settimane tuttavia sono numerose le vicende che starebbero portando la trattativa tra Aspi e Cdp verso una concreta realizzazione. Si è discusso ampiamente del tema dell’inserimento della clausola della manleva richiesto da Cassa depositi e prestiti nel contratto di acquisizione. Si parla quindi di un “esonero da responsabilità” chiesto da Cdp che non intende rispondere di eventuali esborsi futuri – a titolo di risarcimento danni – legati a quello che emergerà nel processo sul crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018. Allo stesso tempo Atlantia, una volta...
IL TERZO TEMPO MUSSOLINIANO TRA MAZZINI, GENTILE, EVOLA E SPENGLER
Di Andrea Scaraglino Un “tentativo” totalitario contro la borghesia Il terzo tempo[1]mussoliniano, quello che dalla fondazione dell’impero arriva all’entrata in guerra del’ 1940, è uno dei periodi storici d’Italia meno studiati in assoluto. Le banalizzazioni in merito si sono susseguite per lunghi decenni – a parte l’opera defeliciana e il conseguente filone scaturitone, sia chiaro – accomunando il tentativo più vistoso del “fascismo regime”[2] di prestare fede al suo sogno rivoluzionario, a quella che può essere considerata una “normale” azione di governo dettata da esigenze pregresse o esterne. Accomunata, dunque, ai primi anni del regime o a quelli a cavallo...
IL DEBITO PUBBLICO NON È UN ONERE PER LE GENERAZIONI FUTURE
Di Flaminia Camilletti È necessario far chiarezza sul tema del debito pubblico e sui motivi che inducono la comunità e l’opinione pubblica a ritenere che possa essere un peso per le generazioni future. La verità è che le generazioni future erediteranno il debito ma anche il credito italiano: infatti il debito pubblico è il debito dello Stato con i cittadini, le imprese e le banche che detengono i titoli di stato, da questo si evince che debiti e crediti sono del tutto equivalenti a livello macroeconomico. La chiave però risiede in chi detiene il credito pubblico. Nel novembre scorso Ocse...
COVID, CAMPANIA E QUALCHE DOMANDA SULLE “CHIUSURE”
Di Carmine Ippolito Com’è possibile che l’Argentina, dopo 31 (trentuno) settimane (215 giorni) di lockdown, è il Paese dove il Virus di Wuhan ha colpito di più? E’ il paese che, in materia di pandemia, ha conseguito al contempo tutti i primati: tempo di lockdown, numero di contagiati e numero di vittime se raffrontati alla popolazione residente. Su 45 milioni di abitanti i contagiati sono 1 milione, da un mese si registrano ancora: a) 10.000 nuovi casi al giorno; b) 400 decessi giorno. Causa lockdown, però, la povertà galoppa, il 41% degli argentini (18 milioni) è sotto la soglia di...
(9. QUALE SOVRANISMO?) PIANTA UN ALBERO, EDUCA UN FIGLIO, SCRIVI UN LIBRO. AL MONDO IDENTITARIO E PATRIOTTICO SERVE UN MODELLO ANTROPOLOGICO E CULTURALE
Di Daniele Dell’Orco Le nuove sfide del mondo globale, di cui la pandemia è, per la sua natura totalizzante e “democratica”, la più visibile ma anche l’ultima in ordine di tempo, hanno contribuito a mostrare la necessità di una visione filosofico-politica capace di contrapporsi al globalismo.Che è effetto, non causa, della globalizzazione. L’ideologia che si cela infatti dietro un sommovimento fisiologico è riuscita a diventare parte integrante della globalizzazione. Come se, ad una più facile, rapida e ormai irreversibile circolazione di uomini e merci, unita all’avvento di tecnologie digitali capaci di interconnettere tutti in qualsiasi momento, non possa prescindere anche...
«ROMA O MORTE. DISCORSI DEGLI EROI RISORGIMENTALI». RIPRENDIAMO IN MANO LA NOSTRA STORIA
Di Francesco Carlesi Gli anni ’90 sono stati per la nostra Nazione un periodo di sostanziale benessere. Eppure, sotto traccia, proprio allora è cominciato un processo quasi irreversibile di distruzione dell’industria pubblica italiana, dello Stato sociale e del controllo pubblico del credito. Il tutto è stato accompagnato dalla mazzata finale al concetto di “politico”. La prima Repubblica fu travolta dai suoi errori ma anche da una ben precisa strategia dei grandi potentati finanziari, che da allora hanno preso il sopravvento su qualsiasi tipo di “decisione” politica. Non stupisce che proprio quando lo Stato veniva meno, si fecero più pressanti le...
(8. QUALE SOVRANISMO?) SENZA STORIA, STRATEGIA E CLASSE DIRIGENTE, OGGI LA SOVRANITÀ È IMPOSSIBILE
Di Augusto Grandi La sovranità italiana è terminata il 25 aprile del 1945. O forse l’8 settembre di due anni prima. Diventa dunque abbastanza patetico scatenare dei conflitti politici su qualcosa di totalmente inesistente. Le destre sostengono di non voler essere guidate da quella cosa strana che è l’Unione europea. Poi, però, fanno a gara a chi si mostra più ubbidiente agli ordini di Trump. Con il rischio, nel caso di sconfitta dell’attuale presidente Usa, di ritrovarsi senza un padrone davanti al quale scodinzolare felici. Quanto al fronte opposto, la sovranità nazionale è vista come un obbrobrio. E non da...
(7. QUALE SOVRANISMO?) OLTRE IL CONSERVATORISMO. UN SOVRANISMO “LABURISTA” FATTO DI PARTECIPAZIONE, PROGRAMMAZIONE E FUTURISMO
di Mario Bozzi Sentieri Mario Bozzi Sentieri prosegue il cammino del dibattito sul “sovranismo” partendo dalle parole di Gervasoni, che dalle colonne de “Il Giornale”, ha rilanciato il termine “conservatori” all’interno dell’area che si oppone al progressismo. Per l’autore, invece, le ricette migliori per uscire dalla crisi e formulare un’alternativa valida all’attuale crisi si trovano nella partecipazione e nel rilancio di impostazioni comunitarie e di programmazione economica (ndr). “Nomen omen” – dicevano gli antichi: il nome è un presagio ed un destino. Vale per gli uomini. Vale anche per gli aggregati politici e per le scuole di pensiero. Il nome...
LE NUOVE GUERRE COMMERCIALI E L’ITALIA PENALIZZATA NEL MONDO DELLE SANZIONI
Di Raimondo Fabbri E’ stato presentato il 15 ottobre nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, il terzo rapporto di AWOS (A World of Sanctions), think tank dedito a costruire una piattaforma integrata di relazioni, ricerca e analisi riguardante la crescente rilevanza delle sanzioni economiche e finanziarie. Il volume nato da questo ultimo rapporto e pubblicato dalla Rubbettino con il titolo di Geopolitica e commercio estero, presenta una serie di analisi e contributi di esperti sui più recenti sviluppi ed i possibili scenari evolutivi del rischio geopolitico, i regimi sanzionatori e gli export control. Come ha ricordato Zeno Poggi,...
IL PORTO DI TRIESTE E L’ALLEANZA ITALO-TEDESCA PER UNA TERZA VIA EUROPEA NEL MONDO DELLE SUPPLY CHAIN
Di Raimondo Fabbri L’ingresso della HHLA (Hamburger Hafen und Logistik) nel capitale azionario come socio maggioritario della PLT, la società che gestisce la Piattaforma Logistica del porto di Trieste, ha scatenato una serie di reazioni che tornano utili come spunti di riflessione per approfondire il tema della connettività e prefigurare scenari senza cedere al vittimismo ed al piagnisteo che purtroppo negli ultimi decenni hanno consegnato l’Italia ad una posizione di subalternità. La collocazione strategica di Trieste è cosa nota e che fosse un importante snodo geopolitico lo aveva evidenziato Giorgio Roletto già 70 anni fa, quando la definì come un...