(10. QUALE SOVRANISMO?) LA SINTESI POPULISTA COME GENESI DEL SOVRANISMO

(10. QUALE SOVRANISMO?) LA SINTESI POPULISTA COME GENESI DEL SOVRANISMO

Di Filippo Del Monte La crisi dell’Occidente e di conseguenza dell’ideologia liberal-liberista ha innescato nel corso degli ultimi anni un processo dirompente, si potrebbe dire rivoluzionario, che prende forma nella radicale contestazione al sistema da parte delle nuove forze sovraniste europee. Il sovranismo è il fenomeno politico sincretico nato dall’incontro – tra le rovine di questa crisi d’inizio secolo – della destra socio-nazionale con la sinistra populista, dunque esso è una evoluzione del populismo propriamente detto. La sinistra populista Per sinistra populista deve intendersi quel blocco politico e culturale composito d’ispirazione post-marxista sorto con i primi accenni della globalizzazione. Sviluppatasi...

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(2. DOTTRINA SOCIALE) PIO XII E LA TEOLOGIA DELLA PARTECIPAZIONE

(2. DOTTRINA SOCIALE) PIO XII E LA TEOLOGIA DELLA PARTECIPAZIONE

Di Carlo Vivaldi-Forti La dottrina sociale della Chiesa si fonda su pochi ma precisi concetti: l’armonia generale della polis, la giustizia distributiva, il sacro rispetto per la persona umana e per i suoi diritti, la preminenza dell’essere sull’avere, la collaborazione fra le classi, la partecipazione di tutti i cittadini e i lavoratori alle decisioni che li riguardano. E’ proprio quest’ultimo aspetto che vorremmo approfondire. La lettura delle grandi Encicliche sociali, dalla Rerum novarum di Leone XIII alla Laudato sì di Papa Francesco, rappresenta di sicuro il principale strumento di riflessione. Meno nota, invece, è la base teologica su cui si...

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(1. DOTTRINA SOCIALE) IL CONTRIBUTO ECONOMICO SOCIALE DELLA CHIESA ALLA COSTRUZIONE DELLA  «TERZA VIA»

(1. DOTTRINA SOCIALE) IL CONTRIBUTO ECONOMICO SOCIALE DELLA CHIESA ALLA COSTRUZIONE DELLA «TERZA VIA»

di Diego Benedetto Panetta Riformare le strutture sociali presuppone un lavorio di natura interiore che faccia appello alla razionalità profonda dell’essere umano (filosofia) e che sappia non disprezzare lo sbocco ultimo a cui l’esercizio dell’intelligenza conduce: ovvero a quello di un «ordine» esistente ab extra ed ab intra l’essere umano. «Mosso dalla convinzione profonda che alla Chiesa compete non solo il diritto, ma ancora il dovere di pronunziare una parola autorevole sulle questione sociali, Leone XIII diresse al mondo il suo messaggio». In occasione della Pentecoste del 1941, un radiomessaggio ancor oggi misconosciuto e sin troppo ignorato, trapela dalle stanze...

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ASPI, CDP E I “CANGURI VAMPIRI” DI MACQUARIE

ASPI, CDP E I “CANGURI VAMPIRI” DI MACQUARIE

Di Flaminia Camilletti La vicenda di Autostrade per l’Italia, complice l’emergenza del Covid, sembrerebbe passare sotto traccia. Nelle ultime settimane tuttavia sono numerose le vicende che starebbero portando la trattativa tra Aspi e Cdp verso una concreta realizzazione. Si è discusso ampiamente del tema dell’inserimento della clausola della manleva richiesto da Cassa depositi e prestiti nel contratto di acquisizione. Si parla quindi di un “esonero da responsabilità” chiesto da Cdp che non intende rispondere di eventuali esborsi futuri – a titolo di risarcimento danni – legati a quello che emergerà nel processo sul crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018. Allo stesso tempo Atlantia, una volta...

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IL TERZO TEMPO MUSSOLINIANO TRA MAZZINI, GENTILE, EVOLA E SPENGLER

IL TERZO TEMPO MUSSOLINIANO TRA MAZZINI, GENTILE, EVOLA E SPENGLER

Di Andrea Scaraglino Un “tentativo” totalitario contro la borghesia Il terzo tempo[1]mussoliniano, quello che dalla fondazione dell’impero arriva all’entrata in guerra del’ 1940, è uno dei periodi storici d’Italia meno studiati in assoluto. Le banalizzazioni in merito si sono susseguite per lunghi decenni – a parte l’opera defeliciana e il conseguente filone scaturitone, sia chiaro – accomunando il tentativo più vistoso del “fascismo regime”[2] di prestare fede al suo sogno rivoluzionario, a quella che può essere considerata una “normale” azione di governo dettata da esigenze pregresse o esterne. Accomunata, dunque, ai primi anni del regime o a quelli a cavallo...

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IL DEBITO PUBBLICO NON È UN ONERE PER LE GENERAZIONI FUTURE

IL DEBITO PUBBLICO NON È UN ONERE PER LE GENERAZIONI FUTURE

Di Flaminia Camilletti È necessario far chiarezza sul tema del debito pubblico e sui motivi che inducono la comunità e l’opinione pubblica a ritenere che possa essere un peso per le generazioni future. La verità è che le generazioni future erediteranno il debito ma anche il credito italiano: infatti il debito pubblico è il debito dello Stato con i cittadini, le imprese e le banche che detengono i titoli di stato, da questo si evince che debiti e crediti sono del tutto equivalenti a livello macroeconomico. La chiave però risiede in chi detiene il credito pubblico. Nel novembre scorso Ocse...

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COVID, CAMPANIA E QUALCHE DOMANDA SULLE “CHIUSURE”

COVID, CAMPANIA E QUALCHE DOMANDA SULLE “CHIUSURE”

Di Carmine Ippolito Com’è possibile che l’Argentina, dopo 31 (trentuno) settimane (215 giorni) di lockdown, è il Paese dove il Virus di Wuhan ha colpito di più? E’ il paese che, in materia di pandemia, ha conseguito al contempo tutti i primati: tempo di lockdown, numero di contagiati e numero di vittime se raffrontati alla popolazione residente.  Su 45 milioni di abitanti i contagiati sono 1 milione, da un mese si registrano ancora: a) 10.000 nuovi casi al giorno; b) 400 decessi giorno. Causa lockdown, però, la povertà galoppa, il 41% degli argentini (18 milioni) è sotto la soglia di...

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(9. QUALE SOVRANISMO?) PIANTA UN ALBERO, EDUCA UN FIGLIO, SCRIVI UN LIBRO. AL MONDO IDENTITARIO E PATRIOTTICO SERVE UN MODELLO ANTROPOLOGICO E CULTURALE

(9. QUALE SOVRANISMO?) PIANTA UN ALBERO, EDUCA UN FIGLIO, SCRIVI UN LIBRO. AL MONDO IDENTITARIO E PATRIOTTICO SERVE UN MODELLO ANTROPOLOGICO E CULTURALE

Di Daniele Dell’Orco Le nuove sfide del mondo globale, di cui la pandemia è, per la sua natura totalizzante e “democratica”, la più visibile ma anche l’ultima in ordine di tempo, hanno contribuito a mostrare la necessità di una visione filosofico-politica capace di contrapporsi al globalismo.Che è effetto, non causa, della globalizzazione. L’ideologia che si cela infatti dietro un sommovimento fisiologico è riuscita a diventare parte integrante della globalizzazione. Come se, ad una più facile, rapida e ormai irreversibile circolazione di uomini e merci, unita all’avvento di tecnologie digitali capaci di interconnettere tutti in qualsiasi momento, non possa prescindere anche...

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«ROMA O MORTE. DISCORSI DEGLI EROI RISORGIMENTALI». RIPRENDIAMO IN MANO LA NOSTRA STORIA

«ROMA O MORTE. DISCORSI DEGLI EROI RISORGIMENTALI». RIPRENDIAMO IN MANO LA NOSTRA STORIA

Di Francesco Carlesi Gli anni ’90 sono stati per la nostra Nazione un periodo di sostanziale benessere. Eppure, sotto traccia, proprio allora è cominciato un processo quasi irreversibile di distruzione dell’industria pubblica italiana, dello Stato sociale e del controllo pubblico del credito. Il tutto è stato accompagnato dalla mazzata finale al concetto di “politico”. La prima Repubblica fu travolta dai suoi errori ma anche da una ben precisa strategia dei grandi potentati finanziari, che da allora hanno preso il sopravvento su qualsiasi tipo di “decisione” politica. Non stupisce che proprio quando lo Stato veniva meno, si fecero più pressanti le...

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(8. QUALE SOVRANISMO?) SENZA STORIA, STRATEGIA E CLASSE DIRIGENTE, OGGI LA SOVRANITÀ È IMPOSSIBILE

(8. QUALE SOVRANISMO?) SENZA STORIA, STRATEGIA E CLASSE DIRIGENTE, OGGI LA SOVRANITÀ È IMPOSSIBILE

Di Augusto Grandi La sovranità italiana è terminata il 25 aprile del 1945. O forse l’8 settembre di due anni prima. Diventa dunque abbastanza patetico scatenare dei conflitti politici su qualcosa di totalmente inesistente. Le destre sostengono di non voler essere guidate da quella cosa strana che è l’Unione europea. Poi, però, fanno a gara a chi si mostra più ubbidiente agli ordini di Trump. Con il rischio, nel caso di sconfitta dell’attuale presidente Usa, di ritrovarsi senza un padrone davanti al quale scodinzolare felici. Quanto al fronte opposto, la sovranità nazionale è vista come un obbrobrio. E non da...

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