“LA MANO NERA”: STORIE DI USURA, TRA VITTIME E CARNEFICI

“LA MANO NERA”: STORIE DI USURA, TRA VITTIME E CARNEFICI

di Cristina Di Giorgi “L’usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni bellezza”. Questa frase di Ezra Pound, che molto spesso nei suoi scritti si è battuto contro la piaga sociale dell’usura in tutte le sue forme, basta da sola, nella sua diretta evidenza, ad indicare quanto quello in questione sia un reato odioso e perché. Per capirne meglio la portata e i devastanti effetti è però comunque necessario, oltre che estremamente utile, ascoltare le testimonianze di chi, come vittima e come operatore impegnato a contrastare tale crimine, ha avuto direttamente a che fare appunto con l’usura e con le...

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Demografia e sviluppo, una sfida per il futuro: ripartire dalle aree interne

Demografia e sviluppo, una sfida per il futuro: ripartire dalle aree interne

di Clemente Ultimo Hanno fatto il deserto, l’hanno chiamato sviluppo. La parafrasi della celebre espressione con cui Tacito descrive la desolazione della Germania all’indomani della conquista romana – seppur non per benevolenza verso i vinti, piuttosto per quelle che, senza esagerazione, potremmo definire beghe politiche tutte interne all’Urbe – ben si presta a descrivere il desolante fenomeno che da anni ormai interessa le aree interne del nostro Paese, con punte da primato nelle regioni dell’Appennino meridionale e di alcuni comprensori delle isole maggiori: lo spopolamento del territorio. Una vera e propria desertificazione umana, sociale ed economica che, sebbene parte di...

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POLONIA E UNGHERIA E I RICATTI DELL’UNIONE EUROPEA

POLONIA E UNGHERIA E I RICATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Di Flaminia Camilletti I nuovi nemici dell’Europa sembrano essere diventati Polonia e Ungheria. La seconda in effetti sembra esserlo già da tempo, almeno da quando è guidata da Viktor Orbàn, messo sotto la lente d’ingrandimento dei burocrati di Bruxelles. Il peccato originale in questo caso consiste nel voler rifiutare i prestiti erogati dallo strumento finanziario Next Generation Eu, conosciuto ai più come Recovery Fund, a causa della clausola sullo Stato di diritto. Lo strumento, infatti, vincolerebbe chi ne fa uso a rispettare lo Stato di diritto, una condizione che pone chi governa sotto un costante giudizio morale ed etico. Il...

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(17. QUALE SOVRANISMO?) UOMINI, NON SCHIAVI. LA SOVRANITA’ DEL POPOLO E L’INDIPENDENZA NAZIONALE DALL’ANTICA ROMA AL DOMINIO DELLA FINANZA

(17. QUALE SOVRANISMO?) UOMINI, NON SCHIAVI. LA SOVRANITA’ DEL POPOLO E L’INDIPENDENZA NAZIONALE DALL’ANTICA ROMA AL DOMINIO DELLA FINANZA

Il professor Vivaldi-Forti interviene nel dibattito dell’Istituto sul tema della sovranità con un lungo e importante spunto che, partendo dall’Antica Roma e toccando una serie di questioni storiche, arriva fino ai giorni nostri. Il dominio della finanza, principale colpevole della crisi della democrazia e delle identità nazionali, viene fotografato e denunciato in maniera inequivocabile. La proposta del sociologo ritorna sul modello istituzionale di De Gaulle, a cui Vivaldi-Forti ha già dedicato due importanti approfondimenti pubblicati su questo sito. Il primato della politica e la partecipazione sono per lui le prime parole chiave da valorizzare. Il professore, già collaboratore di Gaetano...

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IL REGIONALISMO ITALIANO QUALE FENOMENO «EROSIVO»DELLO STATO ED «ENZIMA» PER L’AFFERMAZIONE DEL PANGERMANISMO

IL REGIONALISMO ITALIANO QUALE FENOMENO «EROSIVO»DELLO STATO ED «ENZIMA» PER L’AFFERMAZIONE DEL PANGERMANISMO

Di Augusto Sinagra e  Daniele Trabucco   Le Regioni non esistono, o meglio furono «un’invenzione» (forse la maggiore) dell’Assemblea Costituente. Lontana dal modello prefigurato dal Farini prima e dal Minghetti poi, volto ad istituire enti di decentramento burocratico, la «questione regionale» si affermò per la prima volta nel programma politico del partito popolare fondato nel 1919 da don Luigi Sturzo e trovò la sua esplicazione nel regio decreto-legge 18 marzo 1944, n. 91 che istituiva un «Alto Commissario» per la Sicilia cui si affiancò, poco dopo, con il regio decreto-legge 28 dicembre 1944, n. 416, una «Consulta regionale». Nello stesso...

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PROPOSTE E PROGETTI PER RISOLLEVARSI DALLE MACERIE PRE E POST-COVID 19

PROPOSTE E PROGETTI PER RISOLLEVARSI DALLE MACERIE PRE E POST-COVID 19

Di Raimondo Fabbri L’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia da Covid-19 si è riverberata, come era facile prevedere, sull’economia del nostro Paese facendo affiorare inevitabilmente tutti quei nodi irrisolti da decenni per disinteresse ed approssimazione. Sarà pur vero che tutti siano stati colpiti nello stesso modo, tuttavia sulle risposte che si stanno predisponendo emergono abissali differenze a segnalare in alcuni casi l’assenza di indirizzo e visione strategica. Nel libro di Mario Benotti (RI)Costruzione, edito da Piemme, le esortazioni a progettare un piano di rinascita economica e sociale non mancano e pur ammettendo la complessità del lavoro, l’autore fissa chiaramente un aspetto...

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(16. QUALE SOVRANISMO?) IL MONDO “SOVRANISTA” PECCA DI ECCESSIVO ATLANTISMO

(16. QUALE SOVRANISMO?) IL MONDO “SOVRANISTA” PECCA DI ECCESSIVO ATLANTISMO

Di Luca Lezzi Qualsiasi tipo di analisi necessita di un’approfondita conoscenza dell’argomento e del più vasto confronto fra le tesi già espresse a tal riguardo. Dalle colonne del quotidiano Il Foglio l’esperto di America latina Maurizio Stefanini intervistando l’ex direttore di Foreign Policy Moisés Naím cerca di equiparare forme e leader di populismi antitetici. In particolare, secondo l’ex ministro venezuelano, “Trump sarebbe la cosa più simile a Chávez che potesse essere prodotta dagli Stati Uniti”. Un’affermazione che farebbe inorridire i tanti fans sfegatati del tycoon che, in nome della dicotomia tra destra e sinistra, vedono nell’inquilino della Casa Bianca il...

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PARTECIPAZIONE, STORIA DI UN’IDEA CHE NON TRAMONTA

PARTECIPAZIONE, STORIA DI UN’IDEA CHE NON TRAMONTA

Di Francesco Carlesi «Il sistema sociale che relega il lavoratore al ruolo di strumento o di ingranaggio è in contraddizione secondo me con la natura della nostra specie, anzi perfino con lo spirito di una sana produttività. Senza voler contestare ciò che il capitalismo realizza a profitto non solo di singoli individui ma anche della collettività, la realtà è che esso porta in sé i motivi di una massiccia e perpetua insoddisfazione». La critica agli eccessi del laissez-faire vergata da uno dei massimi esponenti della terza via economica e della partecipazione, l’apparentemente insospettabile Generale De Gaulle, è solo una delle...

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(15. QUALE SOVRANISMO?) UN “SOVRANISMO DEBOLE” IN DIFESA DELLA LIBERTÀ, DEI POPOLI E DEI TERRITORI

(15. QUALE SOVRANISMO?) UN “SOVRANISMO DEBOLE” IN DIFESA DELLA LIBERTÀ, DEI POPOLI E DEI TERRITORI

Il professor Paolo Becchi è attualmente uno dei più noti esperti sul tema del “sovranismo”, su cui ha scritto numerose riflessioni importanti quale “Italia sovrana” (Sperling & Kupfer, 2018) e “Manifesto sovranista” (Giubilei Regnani, 2019). Il suo pensiero, per quanto non totalmente in sintonia con diversi spunti della serie di articoli “quale sovranismo?”, può dunque essere utile per stimolare il dibattito, il confronto e aprire un laboratorio di idee che incida sul reale. Pubblichiamo quindi un suo dettagliato spunto, tratto dal numero della rivista “L’Ircocervo” interamente dedicato al sovranismo (con contributi di De Benoist, Dugin, Fusaro, Gervasoni) e da lui...

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IDEE PER RIFORMARE LA MAGISTRATURA

IDEE PER RIFORMARE LA MAGISTRATURA

Di Mario Bozzi Sentieri Il “caso Palamara”,  conclusosi con  la radiazione dalla Magistratura di Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, rappresenta la classica punta d’iceberg della  crisi profonda della giustizia italiana. La vicenda al centro del processo, riguardante  la riunione notturna all’hotel Champagne del 9 maggio del 2019, nella quale, secondo l’accusa, Palamara, cinque consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura  (tutti dimessi e ora a processo disciplinare) e i politici Luca Lotti e Cosimo Ferri discussero le strategie sulle future nomine ai vertici delle procure, è infatti l’atto finale, ma certamente non conclusivo, di un processo degenerativo che ha...

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