Di Andrea Scaraglino «Un santo, un apostolo!» La famosa battuta di Paolo Villaggio e Gigi Reder in questi giorni è come un ritornello grottesco che affolla le menti degli italiani. Del resto, con la campagna pubblicitaria che i media hanno orchestrato per incensare la figura di Mario Draghi, è difficile ricordarsi dei suoi trascorsi. Dei moniti dell’ex presidente Cossiga, delle sue costosissime crociere e delle sue azioni “derivate” come funzionario del Tesoro e presidente della Bce. Senza ritornare agli albori della sua carriera e alla svendita dell’industria pubblica nazionale – di per se un motivo più che valido per riporre...

COMUNISMO, UNA STORIA DI ODIO PER L’ITALIA
Di Francesco Carlesi 2021: 100 dalla nascita del Partito Comunista d’Italia. Una ricorrenza che chiama in causa tanti momenti importanti, sanguinosi e controversi della storia nazionale, con tutte le complessità del caso. Si devono innanzitutto distinguere diverse “fasi” all’interno della lunga storia del comunisti in Italia, come ha rilevato Marco Bachetti, ognuna con le sue ombre ma anche con slanci ideali e aspetti positivi. Eppure, a conti fatti, non si può non rilevare come nella storia dei partiti e degli ambienti politici internazionali sia difficile trovare così tanto livore antipatriottico come nella cosiddetta sinistra italiana. Sin dalle loro origini, movimenti...

IL PCI È STATO ANCHE “NAZIONALE”. PER UN DIBATTITO SUI 100 ANNI DEL COMUNISMO ITALIANO
Di Marco Bachetti “Il partito nuovo che abbiamo in mente deve essere un partito nazionale italiano, cioè un partito che ponga e risolva il problema dell’emancipazione del lavoro nel quadro della nostra vita e libertà nazionale, facendo proprie tutte le tradizioni progressive della nazione”. Con queste parole pronunciate ai quadri dell’organizzazione romana del partito, a pochi mesi di distanza dalla svolta di Salerno dell’aprile ‘44, il segretario del Pci Togliatti tracciò i caratteri del “nuovo partito” rinato sulle ceneri del vecchio Partito comunista d’Italia fondato a Livorno il 21 gennaio del ‘21. Nel bel mezzo della guerra di liberazione combattuta...

LA NORMALE OLIGARCHIA DELLA GRANDE PANDEMIA
Mentre imperversa la polemica sui vaccini a livello europeo, e ancora si faticano a comprendere tutte le implicazioni della crisi (sanitaria ma non solo) odierna, pubblichiamo un’analisi del professor Gian Piero Joime a proposito di oligarchie e della “nuova normalità” che ci aspetta. Si tratta di un articolo già apparso su “Polaris” (n. 24, inverno 2020-2021). Di Gian Piero Joime La Grande Pandemia Globale sta, più o meno chiaramente, sollevando il velo di Maya, rappresentando più chiaramente una realtà, prima in qualche modo oscurata, e ponendo molte questioni; in particolare su quale sarà la nuova normalità post Covid. La prima...

UNA STORIA CHE SI RIPETE. GRAMSCI, IL TRASFORMISMO E LA SINISTRA PERDUTA
Di Mario Bozzi Sentieri A certa sinistra piace il trasformismo. Fu proprio negli anni del primo Governo Depretis, esponente della sinistra “moderata”, che venne a crearsi, alla vigilia delle elezioni dell’ottobre 1882, uno spregiudicato connubio tra Sinistra liberale e Destra “progressista”. Al centro una vera e propria centrale di potere (e di corruzione), costruita su una fitta ragnatela di interessi “trasversali” tra mondo del credito, dell’industria e della politica, benedetta dall’accordo tra Depretis e Marco Minghetti, impegnati ad unire i “responsabili” dell’epoca , sulla base di compromessi locali con le varie clientele elettorali da un lato e con i rappresentanti...

AGRICOLTURA, INNOVAZIONE, CORPORATIVISMO. UN VIAGGIO ATTRAVERSO I DIARI DI GIUSEPPE TASSINARI (1933-1944)
Di Sandro Righini Chiunque abbia intrapreso gli studi agrari, secondari o universitari, si sarà imbattuto almeno una volta nel Manuale dell’Agronomo, il cosiddetto Tassinari, dal nome di colui che ne promosse e coordinò la stesura insieme ad un nutrito gruppo di validi collaboratori. La prima edizione di questo corposo compendio delle scienze agrarie vide la luce nel giugno 1941, la seconda nell’aprile 1944, a pochi mesi dalla morte di Tassinari stesso, sopraggiunta il 21 dicembre a causa delle gravi ferite riportate in seguito ad un mitragliamento aereo mirato a colpirlo, avvenuto il giorno precedente, mentre dalla sua residenza di Rivoltella...

IL COMUNISMO COME DERIVATO POPOLARE DELL’ANSIA ECONOMICA BORGHESE
Di Cristian Leone Nel 2021 ricorrono i 100 anni dalla nascita del Partito Comunista Italiano e stiamo assistendo a una vera e propria celebrazione, finanziata principalmente con fondi pubblici, del partito che «contribuì a creare la Repubblica italiana». Lo scopo di questo articolo non è quello di tracciare una breve contro-storia del comunismo o di riportare alla luce i crimini e le violenze che il comunismo, internazionale ed italiano, si porta dietro dalla sua fondazione ai giorni nostri ma quello di rispondere a una domanda: il comunismo ha fini ideali? Una delle opinioni maggiormente diffuse nell’opinione pubblica è la convinzione...

1920, LA PRIMA PUGNALATA AL PROLETARIATO ITALIANO. IL COMUNISMO ITALIANO E CENT’ANNI DI TRADIMENTI
Di Andrea Scaraglino Cent’anni da quel fatidico 21 gennaio 1921, cent’anni dalla nascita del Pcd’I, un secolo di ribaltamenti ideologici sottaciuti e professionalmente nascosti dalla più rigida disciplina di partito che l’Italia abbia conosciuto. Un secolo di tradimenti del mandato politico, spesso strappato con l’inganno dalle mani dello sprovveduto proletariato italiano, e rimodulato di volta in volta alle esigenze tattiche della politica moscovita. Si potrebbero fare mille esempi di questa spregiudicata condotta politica ma con queste poche righe si vuole porre l’accento su quello che, probabilmente, fu il primo voltafaccia del comunismo nei confronti del proletariato italiano. Una “pugnalata”, si...

OLTRE LA POLITICA POLITICANTE. LA CRISI E’ STRUTTURALE
Di Mario Bozzi Sentieri Una recente ricerca, elaborata da Enzo Risso per “Domani”, ha evidenziato come il 48 per cento degli italiani considerino superato il parlamentarismo, arrivando ad auspicare un “leader forte disposto a infrangere le regole”. Il fulcro della delegittimazione trae origine da una profonda avversione verso le élite, con il 76 per cento dell’opinione pubblica che sente gli esperti lontani e incapaci di comprendere i bisogni e le esigenze della gente comune, fino ad arrivare all’84 per cento del campione che ritiene lo scontro tra popolo e élite destinato ad aumentare nei prossimi anni. Queste “tendenze” non sono...

VACCINO COVID-19, VUOTO NORMATIVO ED IMPOSSIBILITA’ DI LICENZIAMENTO
Di Natalia Andreozzi Da marzo 2020, diversi sono stati gli argomenti che hanno monopolizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, soprattutto in tema di diritto del lavoro e previdenza sociale. Da qualche settimana abbiamo letto e ascoltato diverse opinioni in merito all’ultimo argomento clue strettamente correlato al coronavirus: il licenziamento in caso di rifiuto da parte del lavoratore subordinato di sottoporsi al vaccino. In un’intervista al Corriere della Sera, il prof. Pietro Ichino ha sostenuto che il licenziamento si rende necessario laddove il dipendente si rifiutasse di ricevere il vaccino, in ottemperanza all’obbligo di sicurezza che grava sul datore di lavoro. Se la...